Il trasferimento di un giocatore come Pjanic è un'operazione molto complessa, specialmente se questo giocatore è desiderato da una squadra più odiata (assieme alla Lazio) di tutto il Campionato. Per questo la Roma è ancora perplessa di fronte alla possibilitàdi cedere Pjanic alla Juve: teme le conseguenze di ciò che potrebbe accadere, ha paura del malumore dei propri tifosi. Eppure si tratta di un'operazione che, alla fine, conviene a tutti, e per questo si potrebbe fare. Ecco perchè.
JUVE:
IL CENTROCAMPO. La finale di Coppa Italia ha confermato ciò che i dirigenti
bianconeri e Allegri già sapevano: servono due centrocampisti di livello
internazionale, perché Hernanes e Lemina assieme sono quasi improponibili. Il
fatto è che Marchisio starà fuori fino ad autunno inoltrato e Khedira gioca la
metà delle partite (quest’anno 25 su 52) per i continui acciacchi. Un big non
basta, quindi. E nel mirino la Juve ha oggi soprattutto tre elementi: Andrè
Gomes, Biglia e appunto Pjanic. Che non è il preferito, ma piace moltissimo. La
Juve non vuole pagare per intero la clausola rescissoria di 38 milioni, anche
perché non vuole entrare in rotta di collisione con gli “amici” della Roma
attraverso un atto di forza. E’ però disposta a superare i 30 milioni. Una
bella somma.
ROMA:
I SOLDI. I giallorossi hanno necessità di incassare una cifra tra i 30 e i 40
milioni entro giugno: questioni di bilancio e di Financial Fair Play.
Proveranno a trovare questo denaro con la cessione di calciatori fuori dai
programmi di Spalletti (Iturbe, Doumbia, Ljajic, Dzeko), ma non sarà facile.
Dovendo sacrificare uno dei grandi nomi, l’intenzione è quella di confermare
Nainggolan a ogni costo. Se una rinuncia è davvero inevitabile, la scelta è
quella di cedere Pjanic (il quale, peraltro, ha la clausola rescissoria che
rappresenta una minaccia costante). Certo, la Roma preferirebbe che andasse
all’estero, soprattutto per non indispettire i tifosi. Per ora, però, né Barça
né Bayern sono andati decisamente all’assalto del bosniaco. Ecco dunque che, al
di là delle inevitabili smentite, l’ipotesi Juve non viene affatto trascurata:
se tra poche settimane rimanesse l’unica praticabile, la Roma potrebbe
percorrerla.
PJANIC:
LA GLORIA (E I SOLDI). Ogni giorno che passa, aumentano i suoi dubbi su un
futuro romano. Peraltro ha un contratto che scade nel 2018 e vuole sfruttare
l’opportunità di guadagnare più di quanto prende ora (non poco, comunque:
attorno ai 3 milioni e mezzo netti). Guardandosi attorno, nota l’interesse di
società che hanno prospettive migliori del club giallorosso e che potrebbero
regalargli la consacrazione definitiva a livello internazionale. La Juve, ad
esempio. Insomma: un po’ per la gloria, un po’ per i soldi, Pjanic medita
seriamente l’addio a Roma. E anche se l’amico Nainggolan ha detto che non gli
parlerà più nel caso in cui dovesse diventare bianconero, Miralem è sempre più
convinto che questa sia la strada migliore. A meno che Pallotta non decida di
aumentargli sensibilmente l’ingaggio.
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