L’ad
bianconero Beppe Marotta ha fatto il punto sul mercato della Juventus: “Futuro
Morata entro 10 giorni poi ci concentriamo sulla difesa”
Conclusa
la stagione calcistica con la vittoria della Coppa Italia, la Juventus ora
può concentrarsi sul mercato per cercare di rinforzare ulteriormente una rosa
già competitiva che possa il prossimo anno puntare alla Champions League. A
fare un punto sulla strategia bianconera sul calciomercato ci ha pensato l’ad Beppe
Marotta ai microfoni di ‘Tuttosport’ a cominciare da Morata:
“Definiremo
il futuro di Morata nel giro dei prossimi 10 giorni, due settimane. E
anche la volontà del ragazzo avrà un certo peso. Una volta parlato con il Real
Madrid, agiremo di conseguenza sul mercato“.
In
ogni caso la Juventus non si farà trovare impreparata: “In
questo senso stiamo monitorando diverse piste, fermo restando che noi cerchiamo
giocatori da Juve, e dunque il cerchio si restringe“.
Uno
dei giocatori che potrebbe vestire la maglia bianconera è Domenico Berardi: “Ottimo
giocatore, valuteremo con la dovuta calma cosa sia meglio per noi e per il
ragazzo che comunque, se acquisteremo, resterà con noi“.
L’eventuale
arrivo di Berardi inoltre aumenterebbe la colonia di italiani in rosa: “L’avere
uno zoccolo duro composto da Buffon, Chiellini e Marchisio, poi rinforzatosi
con Bonucci e Barzagli, rappresenta un valore aggiunto per la
Juventus – sottolinea Marotta – e noi vogliamo operare proprio per
rafforzare questo nostro valore aggiunto implementandolo sempre di più, come
fatto negli ultimi anni“.
Definito
il futuro di Morata, la Juventus si concentrerà sul reparto
arretrato: “Siamo consapevoli di dover gradualmente abbassare l’età
media della difesa, che pure ha offerto un rendimento eccezionale e potrà
garantirlo ancora“.
In
uscita, invece, non è previsto nessun sacrificio: “Se ora dominiamo –
argomenta Marotta – è proprio perché, salvo situazioni specifiche e casi
inevitabili, abbiamo sempre cercato di consolidare il gruppo“.
Nel
corso dell’intervista, l’ad bianconero torna anche sul passato e in particolare
quando è arrivato alla Juventus: “All’inizio trovammo un disastro,
situazione difficile sia in società che nella rosa. Era impressionante
il clima dello spogliatoio, quasi depresso, erano tutti scoraggiati dai
risultati e dalle circostanze agonistiche degli ultimi anni“.
Il
compito più difficile fu dare l’addio alla ‘vecchia guardia’:
“Mi
ricordo quando chiamai Camoranesi… Mentre lo aspettavo nel mio ufficio pensavo:
questo è un campione del mondo e devo dirgli di andarsene. E poi vi
confesso che temevo reazioni un po’ forti, visto che giravano leggende, non so
quanto vere, su scrivanie rovesciate da Ibrahimovic qualche anno prima.
Camoranesi invece mi stupì, perché mi disse: ha ragione lei, qui bisogna
cambiare tutto e tutti per far risorgere la Juventus“.
Infine
Marotta racconta un aneddoto su Dybala: “A un certo punto stavamo per
perderlo, allora ci siamo mossi immediatamente e abbiamo rilanciato. Quando sei
così sicuro di un giocatore, non puoi permetterti di perderlo, anche a costo di
pagarlo leggermente di più. Quei soldi sono comunque un investimento e il fatto
che Dybala abbia raddoppiato il suo valore in dodici mesi ne è la dimostrazione“.
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